Sale da cucina | Nel 2023 arriva in tavola l’alternativa contro ictus e infarti

Sale da cucina: questo condimento potrebbe essere presto sostituito da un prodotto rivoluzionario, in grado di minimizzare l’impatto sulla salute.

Il sale marino è da innumerevoli anni un condimento fondamentale per esaltare i naturali sapori delle pietanze, e le rende senza dubbio più succulente ed appetibili.

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sale da cucina (fonte web)

Un abuso di questa sostanza, però, può favorire episodi di ipertensione, spianando inoltre la strada all’insorgenza di ictus e infarti. Incrementa inoltre la gettata cardiaca, sovraccaricando il cuore, genera ritenzione idrica e aumenta il rischio di patologie renali. Infine, nei portatori di Helicobacter Pilori, incrementa il rischio di erosioni e di ulcera gastrica.

Scopriamo perciò la natura e la provenienza del suo sostituto, in arrivo dall’Olanda sulle tavole italiane a partire dal 2023.

Stop al sale da cucina:  arriva LowSalt

L’azienda olandese “Fooditive Group” ha recentemente brevettato il “LowSalt“, alternativa del prossimo futuro al sale bianco.

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Il sito “Il Fatto Alimentare” riporta infatti: ” Si tratta di  un’alternativa al sale da cucina che conferisce il gusto salato con una potenza che è pari al 2-300% di quella del cloruro di sodio, e che permette di utilizzarne il 50% in meno. L’idea è di mantenere intatto il sapore con dosaggi molto più bassi di sale“.

Questa innovazione assoluta in cucina permetterà di ridurre sensibilmente le patologie attribuibili all’abuso di sale, diffuse nell’intero emisfero occidentale. Riporta infatti “Il Fatto Alimentare”: ” È stato per esempio calcolato, per il Regno Unito, che passare dal consumo medio attuale di 8,1 grammi a 6 grammi ridurrebbe gli ictus del 22% e gli infarti del 16%. I benefici della sostituzione del sodio con il potassio sono emersi anche in un grande studio pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2021, condotto in Cina su oltre 20 mila abitanti“.

Il sito di “Fooditive Group” promette un sapore identico al fratello maggiore di “LowSalt”. Quest’ultimo avrà però un impatto molto più moderato sulla salute dell’essere umano e dell’intero ecosistema. Il potenziale successo dell’innovativo condimento olandese, infatti, potrebbe impattare considerevolmente sull’intero comparto alimentare mondiale, costringendo le aziende a modificare il loro processo produttivo.

A differenza della famigerata “carne sintetica”, argomento più che mai divisivo per le Istituzioni e l’opinione pubblica, “LowSalt” potrebbe davvero rappresentare un progresso indubbio per l’umanità. Attendiamo con ansia la data di rilascio del nuovo prodotto, in modo da recensirlo con tempestività!

 

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