Si fanno beffe dell’ultimo decreto in merito all’obbligo del Green Pass attraverso Telegram e una mappa dettagliata di chi non chiede il Green Pass.
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Green Pass: alcuni ristoranti ignorano il decreto
L’Italia è però il paese dei furbetti e c’è chi si è già attrezzato per ignorare il decreto in vigore da ieri. Su Telegram, proprio in queste ore, ha iniziato a circolare una mappa con nome e indirizzo di tutti i locali con servizio al chiuso che non chiedono il Green Pass la consumazione.
Un elenco ben dettagliato di posti dove, chi è fermamente intenzionato a non vaccinarsi, può rilassarsi in tutta tranquillità senza certificato. Se solo sapessero che è prevista una multa – tanto per il proprietario quanto per il cliente – forse la musica cambierebbe. Nel decreto di ieri è specificato che entrambe le figure rischiano da 400 fino a 1000 euro di multa e; inoltre, se si dovesse continuare ad ignorare l’obbligo del Green Pass, l’esercente rischia fino a 10 giorni di chiusura del locale.
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Il punto però non è aggirare le regole o meno, ma la facilità con cui si ignora la situazione di emergenza e, anzi, di fanno paragoni poco leciti. Alcuni locali in questione hanno anche esibito dei cartelli in cui si paragona l’esibizione del Green Pass a quello della stella di David nei campi di sterminio – paragone non solo impreciso ma anche indecoroso.
Nonostante questo, però, la mappa circola e gli amministratori della chat si offrono anche di aiutare chi volesse finire sulla mappa perché Green Pass free. Si parla di libertà, di ingiustizia di fronte a regole fondate su ragioni non dimostrate scientificamente; i contagi però continuano a salire e alcune regioni rischiano di retrocedere in zona gialla di nuovo.