Covid-19, nuovo vaccino AstraZeneca: quando arriva in Italia?

Il ritardo dei vaccini di AstraZeneca per l’Europa e per l’America è dovuto ad un problema con i dosaggi. C’è bisogno di altri documenti, ma la situazione sembra essersi quasi sbloccata.

vaccino AstraZeneca Europa
vaccino AstraZeneca (Getty Images)

In tutto il mondo stanno continuando a testare i vaccini per avere la copertura più efficace possibile (si spera in almeno un 90% come percentuale di efficacia di copertura). La distribuzione del vaccino AstraZeneca è stato bloccato sia in Europa che in America poiché durante i primi test di somministrazione ci sono stati degli errori di dosaggio, che hanno compromesso l’efficacia della copertura. Per questo i paesi in questione hanno richiesto dei documenti aggiuntivi per regolare i dosaggi e renderli sicuri prima della distribuzione.

Intanto in India hanno approvato il vaccino AstraZeneca e non solo, infatti le Autorità di regolamentazione dei farmaci hanno dato anche l’ok all’azienda Bharat Biotech. Il vaccino di Oxford sembra funzionare con una percentuale del 70,42%. Anche la Russia continua gli studi, ma il loro vaccino deve ancora superare la terza fase di test. Si parla di sperimentazioni per combinare il loro vaccino con quello AstraZeneca.

In Gran Bretagna il vaccino è già in uso, si parla di due milioni di dosi a settimana. Con il primo turno di somministrazioni si è avuta un’efficacia al 60% (lontano dal 90% promesso). Tutto ciò è stato dovuto al problema con il dosaggio: durante il test ci sono state utilizzate dosi differenti, alcune non hanno funzionato.

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L’Europa: più documentazioni sul vaccino AstraZeneca per dare il via alla somministrazione

Vaccino
Vaccino (Getty Images)

Alla base c’è questa richiesta da parte dell’Ema. Infatti l’Agenzia europea per la regolamentazione sui medicinali ha richiesto nuove documentazioni che richiedono tempo per le analisi. La Gran Bretagna ha deciso di agire per sé visto il contagio troppo alto. Hanno già iniziato una cospicua somministrazione.

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Il nuovo report è arrivato il 30 dicembre, ma l’esame dei dati richiederebbe circa un mese di tempo. E’ necessario verificare non solo l’efficacia ma anche gli effetti collaterali del vaccino, in quanto nei risultati pubblicati dalla rivista Lancet ci sono stati casi di effetti collaterali gravi. Tra gli effetti, si sono riportati due eventi di mielite, un disturbo neurologico. L’Agenzia Europea analizzerà in questi giorni i vari dosaggi, e inizierà la somministrazione solo quando riuscirà ad avere i risultati sicuri sperati.

 

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