Stress e Lavoro | Sopravvivere alla tensione: puoi farcela in 10 minuti

Durante l’orario di lavoro è facile incorrere in situazioni di stress estremo: siete in grado di gestirle? Ecco un vademecum veloce per affrontare la tensione durante il turno.

La routine lavorativa di tutti i giorni, talvolta noiosa e soverchiante, a volte può riservare anche brutte sorprese. Che si tratti di scadenze, aspettative disattese o scaramucce con colleghi o responsabili di reparto, lo stress può influenzare notevolmente l’umore, nonché la produttività.

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stress e lavoro (fonte pexels)

È quindi necessario prendersi una pausa tutta per sé, in modo da eliminare gli stati d’animo negativi  e le tensioni durante il proprio turno di lavoro. Sono sufficienti 10 minuti e un po’ di concentrazione: la vostra giornata riprenderà in pole position!

Stress e lavoro: scacco matto con l’aiuto della tecnica mindfulness

La mindfulness non è altro che una tecnica di rilassamento e di recupero della consapevolezza fisica e mentale, e si rivela davvero più facile da attuare di quanto non traspaia dalle spiegazioni. Cominciamo perciò con un primo esercizio: 10 minuti non sono molti, e occorre ottimizzare i tempi!

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  • VISUALIZZAZIONE: questo step permette di visualizzare la situazione che più ci angoscia e ci preoccupa. Necessita di un po’ di allenamento, fantasia e tanto silenzio. Provate ad immaginare l’esito peggiore per il vostro progetto di lavoro, spingendo ed estremizzando gli esiti fino all’assurdo. Una riunione difficile, una presentazione fallita, un confronto di vitale importanza con i superiori o nuovi clienti: cercate di ricreare lo scenario meno desiderabile in assoluto. Poi, escogitate eventuali soluzioni di emergenza e recuperate la calma: questo semplice espediente vi consentirà di affrontare le situazioni di stress con maggiore padronanza e preparazione mentale.

 

  • BODYSCAN:  in questo caso, è necessario disporre di uno spazio tranquillo e, possibilmente, isolato. Cominciate chiudendo gli occhi, e cercando di percepire la pressione della vostra pelle sulla sedia, dei polpastrelli sulla scrivania, e anche quella dei piedi contro il pavimento. Una volta raggiunta la consapevolezza dello spazio che occupate, rivolgetevi all’interno del vostro corpo. A partire dai piedi, cominciate ad analizzare passo passo lo stato di dita, caviglie, polpacci, ginocchia e via dicendo, fino ad arrivare alla sommità del capo. Strada facendo, soffermatevi con indulgenza nelle zone che presentano contratture o tensioni particolarmente accentuate, e cercate di scioglierle una dopo l’altra. Potete anche immaginare, in seguito, una palla di calore che lentamente irradia l’intero organismo a partire dalle estremità: questa è una tecnica aggiuntiva, appartenente al training autogeno. Riaprite quindi gli occhi: ancora stress all’orizzonte?

 

  • RESPIRAZIONE: ebbene, sì. Anche la semplice respirazione può influire in modo sostanziale sulla nostra percezione delle situazioni che ci circondano, attenuando le sensazioni di timore e preoccupazione. Se disponete di pochissimo tempo, riservate a voi stessi il diritto di compiere 10 brevi inspirazioni, ognuna seguita da lunghe e accurate espirazioni. Svuotate completamente i polmoni dall’aria durante il processo di espulsione: ciò vi permetterà di rallentare il battito cardiaco, scaricando al contempo l’anidride carbonica in eccesso. Se necessario, utilizzate anche dei colpetti di diaframma, in modo da smaltire completamente l’aria residua.

Che ne dite… Funziona?

 

 

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