Il Comitato tecnico scientifico ha pubblicato le nuove direttive per gli impianti sciistici, sarà possibile tornare a sciare ma solo ad alcune condizioni.

A soffrire di più in questo periodo, economicamente parlando, sono le aziende che operano nel settore turistico e sciistico. La stagione è ormai saltata, ma il Governo sta cercando di allentare la morsa dopo due mesi di intense restrizioni. Gli impianti sono rimasti chiusi per tutto l’inverno e gli amanti dello sport sono rimasti a casa.
E’ arrivata però una buona notizia: sarà possibile tornare a sciare in alcune zone. Dopo vari appelli dei cittadini italiani il Comitato tecnico scientifico ha deciso di dare l’ok alla riapertura degli impianti: hanno considerato il disastro economico creato dalle chiusure di questi ultimi mesi.
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La decisione del Governo, sì allo scii in zona gialla

La decisione del Comitato tecnico scientifico è arrivata oggi: sarà possibile tornare a sciare in zona gialla, continuano invece i divieti non solo per zona rossa ma anche arancione. Il via libera allo sci partirà dal 15 febbraio. E’ quanto avrebbe deciso il Governo. Comunicata al termine della riunione in cui è stato esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni.
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Bocciata invece la riapertura degli impianti in zona arancione, nonostante la proposta di diminuire il flusso al 50%. “Ora va tolto il divieto di circolazione tra le Regioni, abbiamo bisogno di sapere che si possa venire in montagna“, dice il presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef).
“Non voglio pensare che le imprese interrompano la cassa integrazione per i dipendenti e poi venerdì prossimo ci dicano che non tolgono il divieto di spostamento. Abbiamo già subito tantissimi danni e decine di aziende sono in crisi di liquidità.” Ha infine tuonato, facendo un appello a cuore aperto alle coscienze del Comitato.