Hai tempo solo fino al 3 luglio, arriva il comunicato INPS che evidenzia come milioni di italiani si devono affrettare per evitare di perdere una loro priorità.
Oggi andiamo ad affrontare un argomento molto delicato perché legato ad agevolazioni e soldi che possono regalare a molti italiani una soluzione in più a livello economico. Nonostante questo alcuni si potrebbero trovare ovviamente in difficoltà per questo.

Capita spesso che gli italiani si trovino a dover affrontare delle complicazioni nella gestione del loro bilancio economico e questo l’INPS lo sa bene. Proprio seguendo questi motivi cerca sempre di stare vicino alle famiglie in difficoltà fornendo spesso agevolazioni e bonus di cui usufruire.
L’Istituto Nazionale Prevenzione Sociale è molto preciso in questo e pretende allo stesso tempo precisione da parte dei contribuenti. È proprio per questo motivo che bisogna fare attenzione a date e scadenze per evitare di rimanere fuori da dei privilegi che spettano di diritto.
Nel caso di ritardi e mancata attenzione a quel punto non esisteranno vie o stratagemmi per riuscire a evadere la richiesta in questione. Andiamo a scoprire tutti i particolari per cercare di aiutarvi a evitare di combinare dei guai o delle imprecisioni non di poco conto.
Comunicato INPS, tempo fino al 3 luglio
L’INPS con un Comunicato ha sottolineato che c’è tempo fino al 3 luglio prossimo, si parla di segnare le prestazioni di lavoro occasionale sul Libretto di famiglia.

Si tratta di rapporti di lavoro a cui possono fare ricorso soggetti che vogliono utilizzare attività lavorative saltuarie come stabilito dall‘articolo 54 bis del decreto-legge del 24 aprile 2017 numero 50. Si rivolge di fatto alle persone fisiche che non sono in esercizio di attività professionale o d’impresa.
Questo libretto nominativo prefinanziato è composto da titoli di pagamento del valore nominale di 10 euro che sono finalizzati per pagare le attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Può essere finanziato attraverso modello F24 Elide (con causale LIFA) e Portale dei pagamenti.
Ci sono però dei limiti economici riferiti all’anno in cui vengono svolte. Si parla di 5mila euro per ciascun prestatore, non superiore a 10mila euro per ogni utilizzatore pari a 2500 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore.
Inoltre va specificato che gli importi percepiti direttamente dal prestatore devono essere calcolati al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. Si tratta dunque di un contributo che deve evitarci una sanzione se arriva entro la data stabilita come scadenza effettiva.