La mazzata per Tesla è dura da digerire, il colosso è in ginocchio

Arriva una mazzata davvero dura da digerire per Tesla, il colosso si trova in ginocchio come mai avrebbe pensato prima. Ma cosa è accaduto?

Situazione complessa per un’azienda di assoluto livello che rischia di trovarsi a vivere una crisi sotto differenti punti di vista. La notizia obbliga i vertici a cambiare tutto molto rapidamente e non si può perdere ovviamente tempo nei confronti di una concorrenza che si fa sempre più agguerrita.

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La mazzata per Tesla è dura da digerire, il colosso è in ginocchio (DirettaNews.com)

Tesla nasce come Tesla Motors a San Carlos in California il 1 luglio del 2003, a pochi giorni dal 22esimo compleanno l’azienda si trova a vivere uno dei momenti più difficili della sua storia. Prima di analizzarlo più da vicino però andiamo a capire come è cresciuta negli anni l’azienda.

Fin dall’inizio l’azienda punta sul campo dell’ingegneria elettrica ed elettronica per una svolta che sembra essere pronta a verificarsi in tutto il mondo. E da Tesla nasce anche Elon Musk che da CEO specifica come il primo obiettivo sia quello di offrire delle auto elettriche a dei prezzi accessibili al consumatore medio questo per andare a promuovere anche delle fonti che siano rinnovabili e in grado di rispettare il pianeta e dunque di non inquinare.

Già nel 2015 Tesla si prende il “titolo” di azienda più innovativa al mondo e poi dopo tre anni i veicoli di questa casa arrivano a 500mila unità, superando il milione nel 2020. E ora un momento difficile da affrontare.

Tesla in difficoltà, cosa è accaduto?

Ma cosa è accaduto a Tesla negli ultimi tempi? Secondo quanto riportato da un dossier del The Atlantic pare che si possa parlare di una “fuga di cervelli”. Negli ultimi due anni sono andati via, secondo questo studio ben un terzo dei dirigenti generando un’emorragia interiore ai vertici.

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Tesla in difficoltà, cosa è accaduto? (DirettaNews.com)

Una situazione che ha ovviamente costretto l’azienda a fare delle nuove valutazioni per cercare di uscire da un impasse che potrebbe farsi molto pericoloso. Questo perché le altre aziende non hanno nessun interesse a concedere dei margini che possono creare delle difficoltà.

La crisi profonda arriva a questo 2025 quando ad aprile sono andati via prima il responsabile dell’ingegneria software e poi il capo della divisione batterie e quello della robotica umanoide. Non semplici collaboratori ma dei veri pilastri che ora obbligano l’azienda a fare delle contromosse per riuscire a trovare un nuovo equilibrio.

The Atlantic chiude specificando: “Tesla ha chiuso il 2023 con le migliori vendite di sempre. Musk ha un disperato bisogno di un ritorno simile in questo momento“. Anche perché le vendite sono crollate.

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