Nuovo Decreto, questo gesto in strada ti costa 2 anni di carcere: non farlo

Due anni di reclusione per questa particolare condotta sulla strada, il Governo usa il pugno duro: cosa sta succedendo

Una particolare attenzione viene posta, da un po’ di tempo, relativamente alle condotte per quanto concerne la sicurezza stradale. Una testimonianza importante in merito è giunta dall’approvazione e dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, che ha imposto regole e sanzioni più stringenti per gli automobilisti.

Polizia stradale
Nuovo Decreto, questo gesto in strada ti costa 2 anni di carcere: non farlo – Direttanews.com (fonte: © ANSA)

Il tutto si inserisce in un discorso di più ampio respiro portato avanti dall’attuale Governo, che tiene in particolar modo alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Ed è per questo che le condotte da tenere sulla strada vengono soggette sempre più a regole particolari, alcune delle quali destinate a far discutere molto. Una delle nuove norme entrate in vigore, infatti, può costare fino a due anni di reclusione, nel caso in cui sulla strada venga attuata una particolare condotta.

Passa il Decreto Sicurezza, stangata contro i blocchi stradali: fino a due anni di reclusione per i manifestanti

La nuova stretta arriva dal Decreto Sicurezza, che dal 5 giugno scorso è diventato effettivo con l’approvazione della legge di conversione al Senato. Tra le norme previste dal D.L. 48/2025, infatti, il Governo ha inteso stringere le maglie contro le manifestazioni che interferiscono con la circolazione pubblica.

Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Passa il Decreto Sicurezza, stangata contro i blocchi stradali: fino a due anni di reclusione per i manifestanti – Direttanews.com (fonte: © ANSA)

Nel dettaglio, si prevede che chi occupi una strada o una ferrovia, bloccandola, anche per motivi pacifici, possa andare incontro a sanzioni e provvedimenti restrittivi della libertà personale. Chi si siede o si sdraia sull’asfalto, anche in modo pacifico e solitario, rischia fino a 30 giorni di carcere o, in alternativa, una sanzione pecuniaria di 300 euro. Il quadro si aggrava se invece a farlo è una pluralità di persone. In quel caso, la pena detentiva può ammontare fino a due anni di carcere. Con il precedente Decreto Salvini del 2018, si rimaneva confinati nella casistica degli illeciti amministrativi, mentre invece adesso si sfocia nel penale.

Una decisione che inevitabilmente fa e farà discutere tantissimo, dato che per molti andrebbe a intaccare quello che è un diritto sancito dalla Costituzione, quello di manifestare pacificamente, secondo quanto statuito dall’articolo 17 della Carta. La tutela dell’ordine pubblico, insomma, rischia di assumere una preminenza totale, a discapito anche di condotte pacifiche e non violente.

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