L’allarme della collisione di un meteorite con il pianeta Terra può diventare realtà: la previsione in merito
Il genere dei disaster movie di Hollywood ha sempre avuto un certo successo, nel presentare davanti ai nostri occhi scenari catastrofici e difficilmente immaginabili. Tra i vari filoni, da segnalare in particolare quello che racconta possibili collisioni di asteroidi con il pianeta Terra, da Armageddon fino al più recente Don’t Look Up. Tutti film in grado di tenere incollato allo schermo lo spettatore, per notevoli effetti speciali e per una trama avvolgente. Ma cosa accadrebbe se questa eventualità si verificasse davvero?

Molti di noi, sicuramente, ci hanno pensato, più di una volta. Davanti a quali scenari ci troveremmo, se davvero un asteroide dovesse trovarsi in rotta di collisione con il nostro pianeta? Cosa accadrebbe prima, durante e dopo? Potremmo salvarci o rappresenterebbe la fine della vita per come la conosciamo? A tutto questo, forse, adesso abbiamo una risposta.
Scontro di un asteroide con il pianeta Terra: lo studio dell’Intelligenza Artificiale e i possibili scenari
Ci ha pensato infatti l’Intelligenza Artificiale ad elaborare uno studio in materia, prendendo in esame le traiettorie di corpi celesti vicini alla Terra, identificando possibili minacce e stilando previsioni sui rischi cui andremmo incontro.

Ipotizzando l’eventuale traiettoria di un asteroide destinato a impattare sulla Terra e con un diametro di circa un chilometro, l’energia rilasciata dallo scontro sarebbe pari a quella derivata da milioni di bombe nucleari. Un impatto che sarebbe catastrofico, che necessiterebbe dunque di una abbondante evacuazione dalle zone previste, fin da almeno un mese prima, preparando nel frattempo la popolazione con comunicati ufficiali, diffusione di kit di sopravvivenza (con acqua, una torcia, cibo non deperibile e materiali per il pronto soccorso) e predisposizione di rifugi anti impatto, per cercare di resistere alla forza della devastazione in arrivo.
Al momento dell’impatto, sarebbe presumibile la formazione di un cratere di almeno 20 chilometri di diametro e di un chilometro di profondità, ma non soltanto. La propagazione degli effetti dell’esplosione, con polveri, detriti e temperature altissime si avvertirebbe anche a svariate migliaia di chilometri di distanza, distruggendo tutto con fortissime onde d’urto. Inoltre, per almeno una settimana ci sarebbero con molta probabilità tantissime scosse telluriche di assestamento. I cambiamenti sarebbero notevoli anche a livello climatico, con la nube di detriti che stazionando su varie zone del pianeta abbasserebbe di colpo le temperature, creando una sorta di inverno nucleare destinato a durare per mesi e forse per anni, aumentando il rischio di una carestia e del fallimento dei raccolti agroalimentari.