Arriva il comunicato ufficiale da parte dell’INPS, ottime notizie per il congedo parentale. Vi mettiamo al corrente di tutte quelle che sono le modifiche ufficiali.
Andiamo a leggere un aspetto davvero molto interessante legato al mondo dell’economica per le famiglie italiane. Non sottovalutate questi aspetti.

Prima di spiegarvi tutto più da vicino, vogliamo approfondire il discorso legato al congedo parentale soprattutto per chi non ha confidenza con questo termine. Si tratta di un periodo di astensione dal lavoro che può essere richiesto da uno o da entrambi i genitori che hanno un figlio appena nato. In Italia questa situazione è disciplinata dal Decreto Legislativo 151 del 2001 noto anche come Testo unico sulla maternità e paternità.
La durata complessiva del tutto arriva fino a 10 mesi complessivi che tra madre e padre. Ogni genitore ha diritto fino a sei mesi e si può richiedere fino al compimento dei 12 anni di età del bambino.
In merito alla retribuzione si riceve una percentuale della stessa per un massimo di 3 mesi a genitori ed eventualmente un altro mese da condividere. Andiamo dunque ad approfondire tutto il resto e le novità lanciate dal comunicato dell’Inps.
INPS, il comunicato sul congedo parentale
Arrivano delle comunicazioni molto importanti da parte dell’INPS sul congedo parentale per i bambini che sono nati quest’anno, nel 2025. Questa situazione potrebbe portare a una vera e propria rivoluzione in merito alla vita professionale e personale di numerosi genitori del nostro paese.

Si parla di un pagamento all’80% per tre mesi, una cifra molto superiore a quella solita. A spiegare ogni dettaglio è l’INPS attraverso una circolare e spiegando più a fondo quella che è una norma introdotta con la legge di Bilancio per il 2025. Un miglioramento molto interessante rispetto allo scorso anno quando invece i mesi erano “appena” due.
Va specificato, inoltre, che per accedere all’indennità maggiorata i periodi devono essere fruiti però entro il sesto anno di vita del figlio oppure entro sei anni dall’ingresso in famiglia del figlio minore qualora si parli di adozione o affidamento.
Una norma che dunque tiene in considerazione sia le famiglie naturali che quelle nate dal gesto d’amore di un adozione. Per scoprire qualcosa in più andate ad analizzare da più vicino direttamente il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate stesso che fornirà ogni più piccolo particolare. Non perdetevi gli aggiornamenti.