Patatine fritte in busta, ecco come sono nate

Dall’inconfondibile sapore salato, le patatine fritte in busta sono davvero irresistibili. La loro storia, però, è incredibile: son nate per “errore”

Comode da avere sempre in casa per accogliere un ospite inatteso o per sgranocchiare qualcosa durante un film o una partita di calcio, le patatine fritte in busta sono un vero e proprio must nella dispensa di chiunque.

Patatine fritte in busta
Patatine fritte in busta: come sono nate (direttanews.com)

Se molti amano solo ed esclusivamente le classiche, oggi come oggi nei supermercati ce ne sono in vendita davvero di tutti i tipi, soprattutto in merito agli aromi. Piccanti, all’aglio, al rosmarino, al tartufo o addirittura al sugo e al pesto: insomma, oggi le patatine in busta possono soddisfare anche i palati più esigenti.

Vi siete mai chiesti, però, come siano nate? Ecco la loro storia: si pensa che, questa grande invenzione culinaria, sia nata per fare uno sgarro a un cliente.

Patatine fritte in busta: come sono nate

La versione ufficiale della storia racconta che il merito dell’invenzione delle patatine fritte è da dare a George Crum, un cuoco del ristorante Lake House di Saratoga Springs, a New York. Questo, le inventò nel lontano 1853 per fare un dispetto a un cliente, il quale si rifiutò di gustare il suo piatto di patatine fritte poiché tagliate troppo spesse. Crum, quindi, decise di fargli un dispetto: tornato in cucina, tagliò le patate in modo così sottile da farle apparire quasi trasparenti. Fritte poi nell’olio bollente, le cosparse di sale: secondo lui, sarebbero state dure e immangiabili.

Patatine fritte in busta
Patatine fritte in busta: come sono nate (direttanews.com)

Una volta portate al tavolo, però, le sue patatine convinsero il cliente antipatico e, con il passaparola, al suo ristorante arrivarono molti clienti nuovi con un sola richiesta: le patatine dello chef. Quel piatto di chips, però, era ben diverso da quelle che conosciamo oggi noi: servite calde, infatti, hanno un sapore differente da quelle che sono fredde nei sacchetti.

Per soddisfare i clienti, Crum decise di mettere su ogni tavolo un cestino di patatine fredde per deliziarli nell’attesa dei loro piatti, ma a inventare le patatine in busta fu Laura Scudder, nel 1926. L’imprenditrice californiana, infatti, decise di venderle non più in lattine o contenitori di vetro, come si faceva fino a quel momento, ma in sacchetti di carta cerata. In questo modo, le patatine si mantenevano croccanti e fresche e, grazie al successivo imballaggio con il cellophane, raggiunsero e conquistarono presto tutto il mondo.

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