Esonero Allegri, caos nella notte dopo il PSG: “È una vergogna”

La sconfitta della Juventus contro il PSG in Champions League rischia di scatenare l’esonero del tecnico Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri
L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri (Foto ANSA)

Le cose sembrano non andare per il meglio in casa della Juventus. L’ennesimo campanello di allarme è arrivato dal match disputato dai bianconeri in Champions League contro gli avversari del PSG. La sfida si è rivelata essere molto complicata per la squadra di Allegri che si è dovuta arrendere al risultato negativo finale.

Al centro delle critiche è finito però non solo il risultato ma anche la prestazione della squadra parsa sottotono soprattutto nel primo tempo. Una serie quindi di problemi che rendono a questo punto il clima particolarmente teso in casa dei bianconeri.

Protagonista di questa crisi senza dubbio anche Massimiliano Allegri che potrebbe finire adesso anche al centro di alcune valutazioni da parte della società. Il rischio per l’allenatore è quello di perdere la panchina anche se il suo esonero in corsa resta una pista difficile.

Esonero Allegri, tifosi in rivolta: la posizione della Juventus

Allegri sulla panchina della Juventus (Foto ANSA)

Subito dopo la sconfitta contro la compagine parigina, i tifosi della Juventus si sono riversati sui social per dare voce al loro malcontento. In particolare sono arrivati numerosi messaggi contro l’allenatore: Ci hai rovinato il gusto di guardare la Juventus.

Ed ancora: “Leggo troppe persone soddisfatte. Soddisfatti dopo una sconfitta? Contro una squadra che ha smesso di giocare nel secondo tempo? Allegri mi sa che ha tanti profili fake personali”. Ed infine c’è chi non riesce più a trattenere la delusione: “Mi ricordo gli anni della retrocessione. I settimi posti. Ero sempre orgoglioso della Juventus. E anche se scarsi, avevamo una dignità. Oggi solo vergogna.

Tutti messaggi accompagnati da un hashtag diventato ormai una vera e propria tendenza ovvero AllegriOut. Un malcontento generale che adesso rischia di innescare una reazione nella stessa società bianconera. I vertici della squadra potrebbero adesso dare il via a delle serie valutazioni anche se qualsiasi risvolto sembra essere disperato e di difficile realizzazione.

Nonostante tutto, l’allenatore ha infatti ancora in essere un contratto della durata di due anni e mezzo. Senza dimenticare l’attuale stipendio pari a 9 milioni di euro l’anno. Dettagli non da poco che senza dubbio rendono ancora più complicato un possibile avvicendamento in panchina durante questa stessa stagione calcistica. Intanto i prossimi appuntamenti tra campionato e Champions saranno fondamentali per vedere se arriverà finalmente una svolta in campo.

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