Non ci crederai mai ma una delle due è una statua, sei in grado di distinguerle? Hai 3 secondi per risolvere il Superquiz.
Sapresti distinguere la realtà dalla statua? Questo Superquiz metterà alla prova la tua abilità di scorgere i dettagli e non lasciare nulla casa. Peccato perché avrai solo 3 secondi per risolvere.
I nostri occhi sono lo specchio dell’anima e la vista è il senso più sviluppato per molti. Nonostante le persone non vedenti riescano con gli altri sensi a descrivere dettagli minuziosi, con gli occhi abbiamo la possibilità di completare il quadro vero della realtà che ci circonda.
Saper osservare non è da tutti. Le persone distratte si perdono per strada alcuni dettagli che invece fanno la differenza nei luoghi, nelle persone e nelle situazioni. Ci sono mestieri e sport dove la vista è lo strumento fondamentale per agire. Questo Superquiz ti metterà alla prova in questo senso, concentrati e svuota la mente. Osserva bene la figura in alto che rappresenta due immagini dell’attrice Anne Hathaway: sapresti riconoscere in 3 secondi qual è l’attrice vera e quale la sua statua? Provaci subito.
La soluzione del superquiz
Sembra incredibile ma una delle due immagine ritrae la statua dell’attrice. Come per molti volti noti, sono state realizzate le statue di cera talmente simili agli attori e ai cantanti famosi da fare venire i brividi. Si tratta di una realizzazione complessa e costosissima che utilizza la cera d’api. Una scultura in cera può arrivare a costare oltre un milione di euro.
Come avrai sbirciato dalla soluzione qui sopra la statua di Anne Hathaway è quella di sinistra, mentre a destra l’attrice è ritratta in foto. Sono davvero identiche e se sei riuscito a indovinare sei davvero un fenomeno. La statua è conservata al museo Madame Tussau di New York. L’unico piccolo indizio a cui potevi aggrapparti era la pelle. Ovviamente per realizzare un colorito il più naturale possibile ci si impiega molto tempo e denaro, ma è l’unico dettaglio che può svelare che si tratta di una statua, anche in fotografia.
