“In terapia intensiva per 2 settimane”: Nathaly Caldonazzo lo racconta solo adesso, giornate di panico intenso

Nathaly Caldonazzo spunta fuori dopo il silenzio, l’ex gieffina ha passato un vero e proprio incubo inaspettato

Nathaly-Caldonazzo (Mediaset play)
Nathaly-Caldonazzo (Mediaset play)

L’avevamo vista al Grande Fratello Vip di Alfonso Signorini. Nathaly Caldonazzo era stata un personaggio forte fin da quando era entrata: si è inserita subito nel gruppo, e anche il pubblico ha apprezzato la sua partecipazione. Una volta eliminata dal GF Vip, però, la concorrente è sparita dalla circolazione.

In questi mesi non abbiamo saputo molto di lei, a parte i follower che hanno continuato a seguirla assiduamente sui social network. Adesso è tornata a parlare di sé, ma nello specifico di una delle situazioni più brutte che dovette affrontare nella sua vita. Come sappiamo, infatti, Nathaly fu l’ultima compagna di Massimo Troisi prima che quest’ultimo morì d’infarto: quei ricordi continuano a rimanere nella mente come un profondo trauma mai rimarginato.

Nathaly Caldonazzo gli stette vicino: Massimo Troisi non riuscì a superare la malattia

Nathalie-Caldonazzo-Massimo Troisi (Web)
Nathalie-Caldonazzo-Massimo Troisi (Web)

“Stava male, ma non voleva ammetterlo. Andammo a Houston qui gli fecero una nuova operazione a cuore aperto” così ha raccontato al magazine Oggi Nathaly Caldonazzo, ricordando il suo amore folle per Massimo Troisi. I due si conobbero nel ’92 quando lui ormai stava male, lui un uomo e lei una ragazzina: Nathaly si trovò ad affrontare una situazione molto più grande di lei, per amore.

L’operazione lo fece rimanere in terapia intensiva per due settimane anziché cinque giorni come gli altri, poi consigliarono un trapianto urgente… Insomma, una delle esperienze più tristi della mia vita. Ero sola, ma dovevo fargli coraggio” ha continuato a raccontare con le lacrime agli occhi l’attrice.

“Siamo poi ripartiti a fine estate… lui con le bombole d’ossigeno in aereo… A Roma lo aspettava l’ambulanza ma lui voleva fare il film col suo cuore, probabilmente aveva un presagio: Il Postino di Neruda nel libro non muore… ecco, lui cambiò il finale” racconta tra le lacrime Nathaly, poi conclude così: “Ricordo ancora la sua dedica tra le pagine… ‘A Nathaly, quanto destino c’è tra adesso e te. Un uomo? Il mare? Non ora, quando sarà me lo racconterai”.

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