Katia Ricciarelli nel vortice delle polemiche: l’accusa questa volta è all’unisono, la concorrente rischia provvedimenti importanti
La concorrente del GF Vip non è mai riuscita a convincere il pubblico, tanto meno i concorrenti che l’hanno vissuta nella Casa. Secondo il pensiero comune Katia Ricciarelli sarebbe tutelata dagli autori, motivo per il quale nonostante il malcontento generale lei è riuscita ad ovviare il televoto per tutto questo tempo.
Questo almeno è quello che continua a ripetere il pubblico protestando sui social network, ma Alfonso Signorini non ne ha mai fatto accenno in diretta. L’ultima volta che la concorrente aveva utilizzato toni discriminatori nei confronti della sorella Selassié fu alzato un polverone incredibile che portò Signorini a fare una partaccia a tutti i concorrenti addirittura entrando nella Casa.
Un grande scossone per i partecipanti al reality, ma nessuna vera punizione. I telespettatori questo se lo ricordano, ma considerano anche il fatto che nel tempo la cantante non ha di certo cambiato atteggiamento, provocando ancora di più l’ira del pubblico.
“Ricchio**” nei confronti di Alex, “Gay” nei confronti di Biagio, insomma, il linguaggio della Ricciarelli ha fatto tremare spesso gli ascoltatori, indignati dal fatto che nessuno agisse con provvedimenti. A lanciare l’appello allora è arrivata la testata VanityFair, vediamo nello specifico quali sono state le accuse.
Tutti contro Katia Ricciarelli, la concorrente adesso potrebbe rischiare l’espulsione
“In un mondo giusto, tutti gli espulsi delle precedenti edizioni del GF Vip dovrebbero unire le loro forze e chiedere alla produzione com’è che Katia Ricciarelli sia ancora dentro la Casa e perché non abbia ricevuto un richiamo o un’ammonizione” così denuncia VanityFair, mettendo in luce la questione una volta per tutte.
“Ha superato il limite e la linea di tolleranza di Alfonso Signorini è un controsenso, è un programma visto da milioni di persone. Non può non esserci una responsabilità da parte della direzione” ha continuato la polemica.
Insomma, la problematica ha raggiunto vasta risonanza e molto probabilmente adesso gli autori non potranno far altro che prendersi le loro responsabilità a costo di dichiarare l’espulsione.
