Il regista di Irreversible quest’anno ha proposta una rivisitazione cronologica del suo film; ma Monica Bellucci oggi girerebbe di nuovo quella tremenda scena di stupro?

Monica Bellucci ha iniziato a recitare nel 1990 e nei suoi 30 anni di carriera ha lavorato con alcuni dei nomi più importanti del cinema internazionale e si è ritrovata a ricoprire molti ruoli, alcuni anche piuttosto controversi.
Nelle scorse settimane ha sfilato sul red carpet di Venezia insieme all’ex marito Vincent Cassel in occasione della nuova versione del film Irreversible, di cui fu protagonista nel 2002; la pellicola raccontava lo stupro di Alex, una donna interpretata proprio dalla Bellucci.
Alla luce dei nuovi tempi e della nuova consapevolezza sull’argomento, il regista Gaspar Noé ha deciso di proporre una rivisitazione cronologica del suo film, Irreversible – Inversion Integrale. Monica Bellucci, intervistata da Marie Claire, ha spiegato cosa pensa oggi di quelle difficili scene che si trovò a girare.
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“Ci penserei due volte”
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Sono passati 17 anni da quando Monica Bellucci ha interpretato il complicato ruolo di Alex ed è stata protagonista di una scena di stupro durata oltre un quarto d’ora. Oggi l’attrice non è sicura che accetterebbe di nuovo un progetto così potente e il pensiero va soprattutto alle sue figlie, Deva e Lèonie. “Oggi ci rifletterei due volte prima di accettare una cosa così potente. Quando mi chiedono di fare un film penso molto alla reazione che potranno avere le mie figlie, a come possano reagire loro e i compagni di classe. Ho una responsabilità fondamentale nei loro confronti prima che verso me stessa. In ogni caso, prima di accettare un’altra parte scandalosa, se mai accettassi, ne parlerei prima con entrambe”, ha spiegato.
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Nonostante ciò, la Bellucci è consapevole che i tempi sono molto cambiati da allora e si rende conto che affrontare certi temi di stupro e violenza di genere è oggi una necessità per sensibilizzare le nuove generazioni; forse però, anche se farebbe molto discutere, un film come quello di cui è stata protagonista nel 2002, non sarebbe poi così scandaloso oggi. “Penso che siamo in un momento in cui certi temi vadano affrontati. Questo film l’ho fatto diciassette anni fa, ma oggi è diverso. Vedo le nuove generazioni con un’apertura maggiore rispetto a quando noi avevamo la loro età. I ragazzi di oggi sono più preparati a parlare di temi scottanti. Stanno cambiando sempre di più i codici sociali. La brutalità della violenza può toccare chiunque”, ha detto.