Il governo vara il Decreto Sostegno: i requisiti per ottenere i bonus

Il governo stanzia i fondi per la ripartenza e vara il Decreto Sostegno per Partite Iva e professionisti: decisa la ripartizione dei bonus

decreto sostegni partite iva
In arrivo il Decreto Sostegni (Getty Images)

Venerdì approderà in consiglio il tanto atteso Decreto Sostegni per i bonus a Partite Iva, professionisti e imprenditori. I bonus in questione vanno dai 1000 euro ai 150 mila euro per le diverse categorie professionali oggetto del Decreto.

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Rispetto alle norme emanata dal governo precedente, cambieranno alcuni criteri per l’assegnazione dei bonus. Uno di questi criteri si baserà sulle cosiddette “perdite di fatturato”, un calcolo basato sul rapporto fra i guadagni dell’anno scorso e quelli fatturati durante la pandemia. Si calcola che i beneficiari del Decreto saranno circa 800 mila professionisti iscritti ai vari ordini di categoria e circa 3 milioni di imprese.

Nello specifico, il bonus dedicato alle partite Iva dovrebbe ammontare a circa 3000 euro per il primo trimestre del 2021, quindi mille euro al mese da gennaio a marzo. Questo aiuto sarà rivolto, oltre che alle Partite Iva, anche ai lavoratori stagionali e ai lavoratori dello spettacolo. Confermato il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno di quest’anno per chi usufruisce degli ammortizzatori ordinari. Per le altre categorie, decisa la proroga fino a ottobre.

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Per gli artigiani e le piccole imprese il calcolo verrà fatto in base alle perdite mensili registrate fra il 2019 e il 2020. La differenza dei guadagni mensili fra le due annate, verrà moltiplicata per due e sul risultato verrà applicato il 30%: questo sarà l’ammontare del sostegno a cui si avrà accesso.

I cinque obiettivi di Governo con il decreto sostegno

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Bonus anche per i ristoratori (Getty Images)

Il Decreto Sostegno tiene conto di tutte le categorie colpite economicamente dalla crisi, distribuendo i bonus a fondo perduto. In totale il Decreto prevede lo stanziamento di 32 miliardi di euro. Di questi, 12 saranno destinati alle attività produttive, con particolare attenzione al settore della montagna per il quale è stato stimato un fondo di circa 600 milioni.

Sei miliardi saranno incanalati verso la sanità, e di questi quasi tutti serviranno a dare sostegno alla campagna vaccinale. Dieci miliardi, invece, saranno quelli riservati ai lavoratori, alle indennità per stagionali, sportivi e famiglie. A queste misure, si va ad aggiungere anche il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza.

Una bella boccata d’ossigeno, finalmente, per tutti quei lavoratori e imprenditori che hanno pagato a caro prezzo la pandemia globale.

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