Arriva un richiamo immediato da parte del Ministero della Salute, le mangiamo sempre a colazione. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Attenzione se le hai acquistate perché non devi consumarle, sul sito tutte le informazioni in merito per evitare problemi.

Ricordiamo che spesso questi richiami non sono legati solo ed esclusivamente a situazioni drammatiche, ma molto spesso nascono per tutelare da piccoli particolari i consumatori. Dopo i controlli di qualità poi sono proprio le aziende che. con grande personalità, vanno ad avvisare il Ministero per effettuare il richiamo in questione evitando ulteriori complicazioni.
Solitamente questi prodotti non si devono consumare, anche se non è sempre così perché a volte la limitazione è solo per esempio per gli allergici, e se riportati dove li avete acquistati sarete completamente rimborsati o potrete acquistare prodotti di pari prezzo per cambiare la merce.
Andiamo a leggere, dunque, di quale prodotto si sta parlando e il motivo per cui si deve intervenire il prima possibile. Seguite tutte le indicazioni del Ministero per evitare eventuali altre problematiche.
Ministero della Salute, richiamato il prodotto che mangi tutti i giorni
Stavolta il richiamo del Ministero della Salute arriva su un prodotto che consumiamo tutti i giorni a colazione, cioè le fette biscottate. Queste sono state richiamate per l’eventuale presenza di micotossine, ma scopriamo tutto più da vicino con alcuni aspetti che meritano di essere analizzati.

Si tratta delle fette biscottate integrali prodotte da La Frumenteria nelle confezioni da 1 kg e per le seguenti specifiche: lotto 12E25, scadenza maggio 2026 e lotti 16D25, 17D25, 30D25, scadenza aprile 2026. Inoltre sono state richiamate le fette biscottate integrali con olio di girasole alto oleico di Coop (lotto 14E25, scadenza maggio 2026) e le fette biscottate Coop flow pack (lotti 16D25, 17D25, scadenza aprile 2026).
Il problema è legato alla presenza di micotossine in quantità superiori ai limiti imposti da quella che è la normativa europea. In particolare si parla del deossinivalenolo (DON), si tratta di una sostanza tossica che viene prodotta dai funghi Fusarium che può andare a contaminare i cereali.
I controlli hanno evidenziato la presenza di un valore di DON oltre i 1000 microgrammi per chilogrammi, il limite massimo previsto appunto dall’UE. Si tratta di un numero che ovviamente invoca attenzione e che merita di essere messo sotto la lente di ingrandimento per evitare ulteriori problemi che possono generare. Una precauzione legata proprio ai consumatori e al rispetto nei loro confronti.