200 euro senza scampo, è un diritto dei lavoratori: è arrivata la circolare, le aziende sono obbligate a pagare! Tutti i dettagli
Non è una notizia dell’ultim’ora. Le imprese lo sanno benissimo, anche se spesso fanno finta di nulla, violando così un accordo del contratto nazionale: da anni, è obbligatorio il pagamento di 200 euro a beneficio di una specifica categoria di lavoratori. La somma rientra nell’ambito del welfare aziendale e, ripetiamo, non rappresenta un qualcosa di facoltativo, bensì un dovere del datore di lavoro.
Più nel dettaglio, la questione riguarda le aziende che applicano il CCNL Metalmeccanico e quello Orafo. Queste imprese, ogni anno entro il 1° giugno, hanno il dovere di garantire ai propri lavoratori dipendenti 200 euro di welfare aziendale. L’obbligo è previsto dall’articolo 17 del contratto dell’Industria Metalmeccanica e dell’Installazione di Impianti, firmato da Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm. Lo conferma anche l’articolo 43 del contratto Orafo e Argentiero, siglato da Federorafi e Fim-Fiom-Uilm.
A ricordare dell’obbligo alle aziende ci ha pensato nei giorni scorsi Metasalute tramite una nota ufficiale. Il Fondo Sanitario Lavoratori Metalmeccanici ha emesso una circolare il 12 maggio, in cui ha rammentato a tutte le compagini iscritte del pagamento da onorare (va nella busta paga di competenza del mese dello stesso mese), illustrando loro anche come funziona la pratica se i lavoratori decidono di destinare i 200 euro al piano sanitario integrativo.
Già. Perché i dipendenti hanno anche la facoltà di optare per la destinazione di questo “bonus” al Piano Flexible Benefit Metasalute. Possono farlo inoltrando una richiesta entro gli ultimi giorni di maggio, compilando un apposito modulo che verrà preso in carico dall’azienda. Le imprese una volta arrivata la domanda, dovranno accedere alla piattaforma Metasalute, inserire la lista completa degli aderenti e versare la somma dovuta entro il 31 maggio 2025.
La destinazione del bonus al Piano Flexible Benefit Metasalute determinerà a vantaggio del lavoratore l’attivazione di un piano sanitario aggiuntivo rispetto a quello già attivo in azienda. Il piano in questione è valido dal 1° giugno 2025 al 31 maggio 2026 e comprende due importanti vantaggi: 1) 10.000 euro di indennizzo in caso di gravi malattie: tumore, ictus, coma, insufficienza renale o epatica cronica terminale, trapianto d’organo; 2) Integrazione delle franchigie previste dai Piani Base (MS1-MS4) per alta specializzazione, visite specialistiche e accertamenti diagnostici.
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