Caso Pio e Amedeo: scontro tra ex gieffini, frecciate a distanza

Due gieffini si battono per Pio e Amedeo, si apre lo scontro a distanza: sarà realmente lo stesso il riferimento della lite?

Ad aprire la polemica sullo sketch di Pio e Amedeo è proprio il fratello di Mario Balotelli, Enock. Durante l’ultima puntata di Felicissima Sera, venerdì scorso, i due comici hanno utilizzato il termine ‘ne*ro‘ per uno dei loro show.

L’ex concorrente del GFVip ha deciso di denunciare pubblicamente la cosa attraverso un’intervista di Fanpage. “Le parole contano quanto le intenzioni” si legge nell’intervista. “Il termine ne*ro ha un solo significato, ed è dispregiativo, come a dire che una persona è sporca” ha spiegato il ragazzo.

L’accusa è continuata, Enock sostiene che se si ha confidenza con un amico e a lui sta bene essere chiamato così, questo non vuol dire che debba essere accettato automaticamente da tutti, a prescindere dalle intenzioni. “E’ una parola grave ed in tv è stato acconsentito l’uso, che cosa vogliamo fare? Creare una generazione che si senta libera di andare in giro per strada utilizzando certi termini?” ha domandato provocatoriamente l’ex gieffino.

Dopo la lunga discussione sulla questione, arriva il messaggio inaspettato di Samantha De Grenet. La collega di Enock, con il quale ha partecipato all’ultima edizione del GFVip ha condiviso un post riflessivo, senza riferimenti. La cosa ha insospettito i fans poiché appunto troppo generica.

Analizzando il messaggio sembrerebbe proprio una risposta alla riflessione del collega… vediamo cosa aveva scritto.

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Samantha De Grenet frecciate a Enock? Probabilmente sì

“E’ vero che le parole hanno un peso ed è vero che bisogna star attenti a non ferire la sensibilità” scrive Samantha, quasi riprendendo le parole di Enock.

“Nessuno è più libero di esprimere la propria opinione che subito c’è qualcuno che deve interpretare negativamente per creare polemica, alle volte si può usare una parola che portata fuori contesto assume tutt’altro significato” ha continuato la De Grenet.

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Poi ha spiegato di aver sentito molte volte l’utilizzo di termini che sono ‘politically correct’ ma al tempo stesso usati come negativi: “Allora mi domando, cos’è che può ferire? La parola o l’intenzione?” (ancora una volta sembra citare il testo di Enock).

Non sappiamo se il riferimento è veramente volto all’intervista del collega, ma guardando i due discorsi è facile immaginare che sia proprio così. Enock risponderà ?