Whatsapp e sms, attenzione all’ultima truffa in circolo: messaggio ingannevole sui vaccini anti-Covid

La truffa spopola sulle app di messaggistica degli utenti, la polizia postale indaga per arginare il problema

Prenotazione vaccinazioni
Prenotazione vaccinazioni (Pixabay)

In questi giorni si stanno muovendo organizzazioni mondiali per facilitare la distribuzione e la prenotazione delle vaccinazioni anti-Covid. Come durante il primo lockdown, riprendono gli sms fraudolenti in merito al virus: questa volta con il focus sui vaccini.

Zuckerberg ha specificato che tra poco sarà possibile prenotare il proprio vaccino attraverso i social network (Facebook e Instagram), oppure l’app di messaggistica Whatsapp. La polizia postale avverte di accertarsi sempre della provenienza degli sms: riferirsi solo ai Chatbots ufficiali dell’App.

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Attenzione ai messaggi fraudolenti: le fake news sui vaccini tramite chat

ESEMPIO Messaggi TRUFFA
ESEMPIO Messaggi TRUFFA

E’ la polizia postale ad allertare sui messaggi fraudolenti in circolazione sulle app di messaggistica. Si parla di un falso comunicato Aifa che vieterebbe l’utilizzo di diversi lotti del vaccino AstraZeneca, in aggiunta ad altri comunicati che prometterebbero prenotazioni al vaccino dopo il click su un link inviato per chat.

Segnalate tutto al commissariato di Polizia Postale Online” ha scritto l’Aifa sul sito ufficiale. L’unico lotto contrassegnato dal divieto di utilizzo è il numero ABV2856. Le informazioni sulle campagne vaccinali non verranno inviate attraverso sms, saranno comunicate sempre attraverso i portali ufficiali.

Anche L‘ASP della Basilicata allerta i cittadini della diffusione di false tabelle sulle prenotazioni vaccinali.

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Zuckerberg ha sottolineato che sarà possibile prenotare le vaccinazioni su Whatsapp, ma si verrà contattati solo da ufficiali Chatbots dell’app! La polizia ha spiegato che i messaggi fraudolenti riporterebbero dei link per le prenotazioni e che le principali vittime sono proprio i soggetti ultra ottantenni. Si prega tutti gli utenti di denunciare i messaggi su www.commissariatodips.it.

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