Ormai è guerra con la concorrenza: la Rai decide di portare in tribunale un programma Mediaset e poi dà delucidazioni su Sanremo
Era da tempo che si stavano inasprendo i rapporti tra i due palinsesti: pubblico e privato. La continua e spietata concorrenza aveva creato un vero e proprio ping-pong di rimandi sul lancio di nuovi programmi e reality per via degli ascolti del palinsesto sfidante. (Per fare un esempio l’Isola dei Famosi ha subito ritardi di inizio più volte, dai quali poi sono dipesi altri cambi sulle programmazioni Rai).
Tutto ciò però ha raggiunto l’apice con la chiamata in tribunale da parte dell’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini. Ha deciso di chiamare in causa il palinsesto Mediaset per via della satira troppo spinta del programma di prima serata Striscia La Notizia in onda ogni giorno su Canale 5. “Il diritto alla satira è inviolabile, ma ci saranno azioni legali contro Striscia la notizia per il ripristino della verità” ha tuonato l’amministratore delegato.
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La Rai farà causa a ‘Striscia la notizia’ per i ripetuti servizi di Pinuccio sui presunti sprechi della tv pubblica. Nell’audizione della Commissione parlamentare di Vigilanza, Fabrizio Salini ha informato i partecipanti del fatto che la Rai non è protagonista di sprechi di denaro pubblico: “Nonostante il Covid chiuderemo il 2020 in sostanziale pareggio” ha garantito.
Salini ha rivendicato anche i tagli ai compensi esterni sottolineando che i costi per staff e servizi sono stati ridotti addirittura oltre i 10 milioni di euro rispetto alle ipotesi del Piano Industriale. I costi esterni invece evidenziano un budget con un risparmio di 5 milioni. “L’Ebu, a giugno scorso aveva stimato che la crisi avrebbe prodotto ricadute negative sui bilanci 2020 di quasi tutti i Servizi Pubblici europei” ha tenuto a sottolineare a sua discolpa.
A proposito di Sanremo 2021, Fabrizio Salini ha affermato che comunicherà al più presto la lista completa degli ospiti rispondendo alle critiche sul fatto che si sia dato l’ok alla partecipazione di volti che provengono dalla ‘concorrenza’: “Credo che l’episodio di Sanremo debba essere valutato in modo diverso proprio perché è Sanremo, è il Festival di tutti gli italiani. Anche nel recente passato ci sono state conduzioni che arrivavano dalla concorrenza” ha ben ricordato e poi concluso così: “Sarà, quindi, come al solito un festival plurale e inclusivo, con una presenza ampia e diversificata“.
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