Arriva l’annuncio ufficiale: ecco l’ultima pazza idea di Vittorio Sgarbi

Il critico d’arte e senatore Vittorio Sgarbi non è nuovo a fare provocazioni politiche: l’ultima pazza idea dell’uomo fa riflettere.

Vittorio Sgarbi è una delle personalità più controverse della politica italiana e non solo. Il noto critico d’arte, più volte eletto alla Camera dei Deputati e sindaco di numerosi comuni, ha fatto della sua personalità forte e decisa il suo marchio di fabbrica. I suoi atteggiamenti però gli attirano sempre numerose critiche, che lo portano spesso a scontrarsi con il proprio interlocutore.

L’uomo è diventato famoso anche grazie alle sue provocazioni politiche. Negli scorsi mesi, ad esempio, aveva proibito l’uso delle mascherine nel comune di Sutri, di cui è sindaco. Questa ordinanza era una forma di protesta, anche se poco condivisibile, contro le norme anti-Covid. Ora Sgarbi ha deciso di lanciare una nuova provocazione che potrebbe avere grande risalto nelle prossime settimane. Il critico d’arte infatti ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni comunali per la poltrona più ambita: quella di sindaco di Roma.

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Vittorio Sgarbi si candida a Roma: nuova provocazione o verità?

Nelle scorse ore il nome di Vittorio Sgarbi ha cominciato a schizzare da una parte all’altra del web. Il critico d’arte e senatore infatti ha fatto sapere, con un video pubblicato sui social, di aver deciso di candidarsi a sindaco di Roma. L’obiettivo del critico, esplicitato nel video, è quello di ridare alla città la sua dignità di Capitale. Un vero e proprio affondo verso la sindaca pentastellata Virginia Raggi, che correrà per un secondo mandato alle elezioni di giugno.

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Resta da capire quanto ci sia di vero dietro alle affermazioni di Sgarbi. L’uomo infatti non è nuovo a provocazioni anche molto forti, che lo hanno più volte portato al centro delle polemiche. Il noto critico però sembra davvero deciso a scendere in campo nella capitale per portare la propria visione. Bisognerà aspettare i prossimi mesi per capire se deciderà di candidarsi, lasciando il suo seggio al Senato e il suo ruolo di primo cittadino del comune di Sutri.